
Ma volendomi soffermare sulla figura dello studente ci sarebbe davvero tanto da scrivere...
Capitava ieri di dover aspettare, seduta nelle antiche panchine di marmo bianco,per la mia prima lezione di armonia.Quando io aspetto, osservo, e quando osservo mi piace giungere a mie conclusioni, molto precarie e spesso affrettate.
Bene, ieri, mentre aspettavo, osservavo, e mentre osservavo concludevo che: era un continuo entrare ed uscire di Maestri, studenti, bidelli, segretari...alcuni erano accomunati dall'essere musicisti, lo studente ha in comune questo con il maestro; altri erano accomunati dall'amicizia, lo studente conosce i lavoratori, tutti, della propria scuola.
Ma lo studente ha qualcosa in più, arriva con il suo strumento o i suoi spartiti in una borsa, ed entra fiero e già soddisfatto da quella porta, perchè sta entrando nel suo mondo, perchè sa che da lì a poco riuscirà a "dare" qualcosa, riuscirà ad esprimere il proprio io attraverso la musica.
Entrano tutti così da quella porta, perchè in quella scuola non sono dei numeri, non sono matricole, non te lo chiede nessuno il numero di matricola, in quella scuola sono persone, o ancor di più sono musicisti, e sono conosciuti con il proprio nome, ed ecco che entrano felici, perchè salutano il Signor Nino, salutano il Maestro, salgono in ascensore con il Direttore Ficola che si interessa dei tuoi studi, che ti fa la battuta con il sorriso, e poi arrivi nella tua aula, con il tuo Maestro pronto ad ascoltare e a consigliare (musicalmente parlando).
Essere uno studente del conservatorio vuol dire essere. Non voglio dilungarmi alle consecutive polemiche sull'altra mia scuola, non dico che in questa non puoi essere conosciuto per il tuo nome, può capitare, ma il più delle volte non se ne fanno niente del tuo nome se non sai a memoria il tuo numero di matricola...
Eppure certe analogie ci sono, sono due percorsi di studi davvero complementari, a volte può mancarti quel tassello che ritrovi in una materia presente nell'altro piano di studi, io le trovo complementari, e sono più convinta di anni fa della mia scelta, sono materie che ti formano culturalmente, che allenano il tuo cervello al pensiero, creano il tuo io e lo affermano...
Cogliere le differenze è ciò che mi rende consapevole del mio percorso, domani cercherò altre analogie!
..Brava Crì, molta proiezione!;)
RispondiEliminaGrazie mille peppe :)
RispondiElimina